La Mosca
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La Mosca

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    Si, alla fine è un buon film.
     
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    ok, grazie :)
     
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    Sì, anche per me è un buon sequel.
     
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    Il 1° film è un capolavoro assoluto! :woot:

    Esprime come meglio non potrebbe uno dei temi-cardine di tutta la cinematografia degli anni '80 e '90: la metamorfosi (presente persino nei film per bambini, tipo Santa Clause, dove il protagonista si trasforma fisicamente in Babbo Natale).

    A differenza de L'esperimento del Dottor K, dove la mutazione era parziale (cambiavano solo la testa e un braccio) e immediata, qui l'argomento è trattato in maniera molto più orrorifica e sconvolgente. :ph34r: La mutazione avviene gradualmente e conduce a un mostruoso e inclassificabile ibrido che non è più uomo né mosca.

    Il film è disturbante anche quando l'uomo-mosca non appare, tipo la scena del parto. Veramente dura da guardare fino in fondo senza sudar freddo! :cry:


    ---------------


    Il 2° film è puro intrattenimento e niente più. -_-

    La trama (i soliti scienziati e uomini del governo cattivi che fanno manipolazioni fisiche e mentale...) è più trita di uno spezzatino.
    I personaggi sono banalissimi stereotipi.
    La love story tra il protagonista e la bella di turno non raggiunge un decimo della "chimica" che avevano Goldblum e Geena Davis.

    Si salvano solo gli ottimi effetti speciali.

    Ma se mi basassi solo su quelli per apprezzare un film, dovrei dare il massimo dei voti a una cagata come Transformers! :sick:
     
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    Personalmente, pur adorando "The Fly" e considerandolo un Signor Cult, non riesco a ritenerlo uno dei Capolavori Migliori e più Personali di Cronenberg: non fraintendetemi, è un'Opera molto Personale, però è anche uno dei Film più accessibili del Regista Canadese. Se pensiamo a "Videodrome", "Shivers" (acerbo o meno, diede fastidio a moltissima gente quando uscì nelle sale), "Naked Lunch" e, dopo il "post-Horror", a "Crash", "Cosmopolis" e "Maps to the Stars" (ma anche molti altri), dove tra molte persone che li adorano troviamo moltissime (probabilmente anche di più) persone che li odiano (senza contare le persone che non li hanno manco visti, ma che sicuramente li potrebbero odiare ancora di più) "The Fly" invece è quel Film che piace un po' a tutti e tutte, a chi non apprezza il Cronenberg più Surreale, a chi non apprezza il Cronenberg più "intellettuale", persino a chi non apprezza generalmente l'Horror (e sì che di 'schifezze' qua se ne vedono!). Insomma, potremmo quasi definire "The Fly" come una sorta di "A History of Violence" del periodo 'body horror': probabilmente un Capolavoro, sicuramente un Cult da adorare, ma innegabilmente più accessibile rispetto ad altri Lavori di Cronenberg: se pensiamo anche a "M. Butterfly", dove non c'è 'Surrealismo', nemmeno 'realista', ma che pure narra una vicenda tutt'altro che appetibile per il grosso pubblico, ma pure "Dead Ringers" (Inseparabili) è estremamente disturbante e morboso nella sua narrazione e costruzione...

     
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    E' un po' il discorso che si fa per Shining, ma rimane comunque un cult.
     
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    CITAZIONE (The Carver @ 12/6/2017, 11:31) 
    E' un po' il discorso che si fa per Shining, ma rimane comunque un cult.

    Quello senza ombra di dubbio. Anzi, spero di non aver dato l'idea di voler sminuire il Film, visto che l'adoro visceralmente... Così come adoro anche "A History of Violence", che pure ritengo più accessibile rispetto a "Cosmopolis" (giusto per restare tra gli ultimi Film del Regista). In effetti, pur non avendolo affermato (ma nemmeno negato) nel mio precedente commento, penso che "The Fly", proprio come "AHoV", possa essere definito un Capolavoro... Dopotutto, esistono diversi Capolavori che sono accessibili anche ad un pubblico ampio in cerca d'intrattenimento (ma non solo quello) ma che, sotto, nascondono, oltre ad una cura meticolosa per la Messa in Scena, numerosi e complessi Spunti di Riflessione, di Critica, di Messa in Discussione dei 'codici' della società ma soprattutto della propria stessa Persona da parte dell'Individuo Spettatore... E "The Fly" è esattamente questo: un Film che può essere visto anche quando si cerca di 'staccare' dalla realtà ma che suggerisce numerose Domande a cui non si può sfuggire nemmeno se si è in cerca di puro 'relax'. In questo senso potremmo vederlo come simile al Cinema di Carpenter, sempre disposto su due livelli, uno improntato all'Intrattenimento e l'altro alla Critica (anche se in Carpenter è più Politico-Filosofica che Psicologica, come invece accade in Cronenberg).
    Queste, comunque, sono mie interpretazioni: non è detto che rappresentino le intenzioni di Cronenberg e, anzi, molto probabilmente le 'tradiscono'... Ma questa è l'Immagine che ho di Cronenberg e, in particolare (per restare IT) di "The Fly".

     
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    Si, fa parte di quei film (horror) che piacciono o comunque sono conosciuti un po' da tutti.
     
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    Letto il racconto di Langelaan: assai interessante. La trasposizione decisamente più fedele è la prima, con Vincent Price, che praticamente riprende quasi pari passo la trama del racconto apportando alcune modifiche soprattutto nella modalità di narrazione (nel racconto la vicenda è narrata in un manoscritto redatto da Helene) e mutando il Finale, reso più lieto nel Film. Il Film di Cronenberg quindi non solo non si presenta come riadattamento del racconto, ma per certi versi si stacca anche dalla dimensione di remake e, infatti, una sceneggiatura più fedele alle fonti originarie (ma dove già, pare, fosse presente il tema della gradualità della mutazione) venne drasticamente riscritta dall'Autore canadese, e il Risultato è un Film che, per quanto sia più accessibile al grande pubblico rispetto ai Capolavori più provocatori del Regista, rientra Corporalmente nella Poetica del Grande Cineasta.

     
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    Uno dei Cult massimi del Regista Canadese, impossibile da non adorare se si dichiara amore cinematografico per la Poetica Cronenberghiana e per il Genere Horror.
    È anche uno dei lavori più accessibili dell'Autore, e per questo forse non lo metto tra le Opere che preferisco in assoluto all'interno della sua Filmografia: se un Film come "Videodrome" difficilmente entusiasma uno spettatore medio abituato al cinema più commerciale, "The Fly" invece riesce a piacere un po' a tutti e tutte, anche a chi non apprezza Cronenberg per le sue venature più Surreali e/o più Intellettuali, e persino a chi in genere non apprezza l'Horror. Insomma, potremmo quasi definire "The Fly" come una sorta di "A History of Violence" del periodo 'body horror': sicuramente un Cult (se non un Capolavoro) da adorare, ma innegabilmente più 'mainstream-friendly' rispetto ad altri Lavori di Cronenberg.
    In ogni caso, però, la ritengo un'Opera pienamente fedele allo Stile e alla Poetica del Regista, un 'anti-remake' superbo, come lo era "The Thing", e anche il Film di Cronenberg si dimostra migliore o comunque più Personale rispetto all'Originale, anzi agli Originali (Film con Price e Racconto di Langelaan, molto simili narrativamente). Cronenberg muta profondamente la base narrativa e persino la sceneggiatura di Pogue per portare ancora una volta avanti il suo Discorso sui Rapporti tra Mente e Corpo, con le varie declinazioni in Sessualità, Mutazione e Morte, senza dimenticare poi il Tema della Fusione, tra Esseri Viventi in generale ed Esseri Umani in particolare - con accenno finale ad una sorta di 'Trinità' inversa, oltre che simile alla Riunione 'in una sola Carne' di Parenti - ma anche tra Corpo Umano e Macchina. Anche lo Stile, seppure reso forse più facilmente 'digeribile' (ma nelle modalità di BrudleFly) per il grosso pubblico, conserva quel Gusto fortemente (in Fotografia e Scenografia) Fisico, Organico, naturalmente Imperfetto e al contempo mescolato con l'asetticità 'perfetta' della Tecnologia.

     
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    Mi manca solo "La maledizione della mosca" anche se la scelta oscilla tra "L'esperimento del Dr. K" ed il film di Cronenberg!

    Nel frattempo che decido... piccolo omaggio appena trovato sul web:

     
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    Finalmente ho recuperato una delle mie più grosse lacune, L'esperimento del dottor K. Bel film, certo, forse in alcune momenti può risultare ingenuo, ma funziona comunque alla grande. Non è disturbante come il remake, ma sa comunque far provare disgusto in alcuni momenti, d'altronde stiamo sempre parlando di un uomo che si trasforma in mosca (anche se qui si scambiano "solo" la testa e la mano). Price me lo aspettavo più presente, ed invece si vede e fa poco nella pellicola. Finale conosciutissimo ma che finalmente ho potuto vedere. Non bello come il film di Cronenberg ma ugualmente un cult, da vedere.
     
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    Molto d'accordo,anche io rimasi "deluso" la prima volta penso dipenda molto dal fatto di aver visto prima il film di Cronenberg.
     
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    Anch'io preferisco La mosca ma anche il primo dottor K è un bel film. Non ho mai letto il racconto di Langelaan (ce l'ho però :D) ma ho i visto i due seguiti del film di Neumann. Non belli come il primo ma più che vedibili.
     
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    I due sequel prima o poi li recupero.
     
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