Quella Villa In Fondo Al Parco

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    Avevo sentito nominare questo film varie volte ma non lo avevo mai visto, poi invogliato dalla discussione sugli animali assassini e sul sottogenere riservato ai topi è venuta fuori nuovamente questa pellicola e la mia curiosità si è ridestata. Mamma mia che trashata! Ok, sapevo che non era un capolavoro, però è veramente terribile anche per farsi due risate... Un incorcio tra una scimmia e un topo (!) generano un essere che non lascia scampo a chi incrocia i suoi artigli avvelenati... Tra gli interpreti spicca Eva Grimaldi che si imbatte in cadaveri durante tutto il film (per poi finalmente diventare una di loro) e degli stanchi David Warbeck e Janet Agren che dovrebbero essere i protagonisti ma che non combinano un piffero fino alla fine... Insomma filmaccio evitabilissimo.

    Edited by The Carver - 28/2/2023, 15:21
     
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    mai visto e mai sentito nominare, però in effetti un horror con eva grimaldi e janet agren non so quanto possa essere credibile... ma non si spogliano mai? :P :lol:
     
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    Eva ha una scena dentro una doccia... :B):
     
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    Visto purtroppo 21 anni fa.
    In alcune dittature stanno sperimentando la visione di questo film come forma di tortura.
     
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    :lol: :lol: :lol:
     
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    Per una volta canto fuori dal coro. :rolleyes:

    Tutte le volte che mi imbatto in discussioni su questo film, c'è sempre qualcuno che tira in ballo il trash. Ecco, io non sono assolutamente d'accordo!!!
    Non sostengo certo che questo film sia un capolavoro (e come potrebbe?! :lol: ), ma il vero "trash" è un'altra cosa. Trash è qualcosa di oggettivamente fatto male, anche dal punto di vista tecnico (regia, fotografia, montaggio, ecc). Qualcosa tipo Le notti del terrore e Paganini Horror, insomma.

    Qui la regia e la fotografia sono di prim'ordine.
    Regista è Giuliano Carnimeo, forse il più sottovalutato "artigiano" del cinema di genere italiano. Noto soprattutto per le commedie scollacciate, ha in realtà toccato un po' tutti i generi, quasi sempre con buoni risultati.
    Negli anni '70 aveva diretto il bel thriller Perchè quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer? , e qui adotta uno stile simile, a base di inquadrature che sfruttano a meraviglia profondità di campo e angoli ciechi. Se parecchie scene riescono a indurre tensione (e ci riescono!) il merito è suo.

    Anche la fotografia è molto buona: d'atmosfera, morbosa, ma soprattutto al 100% "cinematografica" in un periodo (il film è del 1987) in cui il cinema di genere subiva la nefasta influenza televisiva :sick: con immagini ipersolarizzate alla "Ferrero Rocher"...
    Il film fa anche un notevole sfoggio di sangue e nudità laddove, sempre per colpa della tv, gli horror erano sempre più esangui e morigerati.


    Detto questo, è innegabile il difetto principale, ovvero far interpretare il ruolo del "mostro" al nano Nelson de La Rosa. Costui è tutto fuorchè spaventoso, nonostante la truccatura adeguata, e il fatto che il film lo inquadri molto spesso (in violazione a tutte le regole della suspense secondo cui i "mostri" vanno centellinati) provoca un costante senso di disagio.
    Il risultato è un film a suo modo unico. Capace di suscitare una certa tensione e di veicolare atmosfere stranianti e morbose, ma MAI vera paura.


    Menzione d'onore per Eva Grimaldi, nel ruolo della sua vita! :B):
    Qui interpreta il ruolo della scream-queen, e ci riesce benissimo. E' lei quella che resta indelebilmente impressa nella memoria (a parte il "mostro", si intende), anche perchè gli altri attori sono abbastanza anonimi.
    Colpisce pure per il suo fisico così fuori dalla norma. Laddove le scream-queen sono in genere "ragazze della porta accanto", lei col suo corpo prorompente, le curve siliconate e le labbra a canotto si impone come perfetta eccezione alla regola. Volgarissima, trucidona - e sia chiaro, efficace proprio per quello! :P


    Il film è anche il testamento artistico di Carnimeo (oltre che di un certo tipo di horror italico :cry: ). All'epoca il regista andava per i 70 anni e dopo questa regia si ritirò dalle scene, rifiutandosi ostinatamente di riciclarsi per la televisione come invece avevano fatto molti suoi colleghi.
     
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    I gusti sono gusti, però per me è e continua ad essere una pellicola trash.
     
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    Commento breve:

    Film considerato trash da me conosciuto anche per aver ispirato una canzone molto stupida e bestemmiosa (ma per questo divertente, se si entra nella giusta mentalità).
    "Quella villa in fondo al parco" è decisamente tutto tranne che un buon film: il montaggio non convince in pieno (a meno che la versione da me vista non sia stata assemblata da qualche tizio random), la storia parte da un'idea alquanto idiota e viene poi sviluppata restando sullo stesso tenore d'intelligenza con dialoghi quasi esclusivamente basati su cliché, il cast è anonimo (pure David Warbeck, che ha recitato in Opere decisamente migliori quando diretto da Autori come Fulci o Leone), le musiche son banali e il rattoscimmia è realizzato alquanto pigramente. Inoltre il film non riesce a catturare per bene l'attenzione dell'individuo spettatore, complice una messa in scena tecnicamente discreta ma artisticamente piattina. Probabilmente in compagnia è più facile divertirsi.
    C'è di peggio, ma resta alquanto bruttarello.

     
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    Ispirato dal commento di zia Michela in Ultimo film visto ho recuperato Ratman anch'io. Queste le mie considerazioni (alcune delle quali ricalcate da quelle lette in questo topic):

    Caraibi: la villa in fondo al parco è abitata da un medico/scienziato che ha creato un ibrido scimmia-topo velenoso e vendicativo. In una spiaggia non troppo lontana dalla villa Marlis e Peggy stanno posando per un servizio fotografico, cosa che rende problematica la loro situazione allorquando la creatura dentuta fugge dalla sua gabbia ed è libera di girare indisturbata. Nel frattempo Terry è venuta da New York assieme ad un amico scrittore per cercare sua sorella Marlis, impresa non semplicissima.

    Forse ispirandosi al racconto lovecraftiano La Casa della Strega, il buon Carnimeo cesella un mostro piuttosto inusuale in ambito slasher. La trama è inesistente, il budget modesto, i limiti evidenti e la tensione non proprio altissima (tranne che nella scena che vede Peggy scappare nei vicoli e in quella che vede Marlis scrutata dalla creatura nella camera da letto) ma il regista conosce il mestiere, utilizza inquadrature non banali e sapientemente rimane al di sotto degli 80 minuti di durata complessiva. Eva Grimaldi è una final girl insolitamente polposa e il finale - in linea con molti prodotti analoghi dell'epoca - è tutt'altro che rassicurante.
     
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8 replies since 28/8/2015, 08:58   84 views
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