Chapelwaite

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    Produzione del 2021 basata dal racconto breve di Stephen King, Jerusalem's Lot, contenuto nella raccolta A volte ritornano.
    Caratterizzato da 10 puntate di 45-60 minuti di durata, si prende le sue licenze dalla fonte per poter ampliare il racconto, estenderlo e adattarlo al formato miniserie.

    A me le differenze rispetto al racconto non stanno dando fastidio, anzi sono un modo per renderlo accattivante e non del tutto "noto" per chi conosce già la storia.
    La produzione è medio alta e si vede, ne ha guadagnato di certo la creazione dell'atmosfera.

    Per ora ho visto 4 puntate e posso dire che mi sta piacendo molto. Brody è perfetto nella parte di Charles Boone a mio avviso!
     
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    Il racconto mi è piaciuto moltissimo, forse allora la recupero.
     
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    Incredibile che tu abbia aperto questo topic proprio ora! Nei giorni passati stavo cercando informazioni proprio su questa serie! Siamo connessi telepaticamente? :lol:

    Il racconto è stupendo e all'epoca mi fece anche cagare un po' addosso (quando viene descritto cosa Boone trova in cantina).
    La serie mi interessa ma non so proprio dove trovarla.
    Da quel che ho letto in giro però mi pare sia stata parecchio "banalizzata" rispetto al racconto... nel senso che la sensazione è che l'abbiano trasformata un po' nella solita roba di vampiri.
    L'impressione è che si tratti di una sorta di Salem's Lot ambientata nel passato, quando il racconto originale era sostanzialmente un grande omaggio a Lovecraft.
    Il vermone finale credo sia però ispirato ai lavori di Brian Lumley (che prima o poi devo assolutamente leggere, per ora ho letto solo qualche raccontino che ho in alcune antologie lovecraftiane).
    La saga di Titus Crow e quella di Necroscope le devo assolutamente leggere prima o poi, anche se per leggere integralmente mi sa che dovrò ricorrere ai testi in lingua inglese. Prima o poi faccio un megaacquisto e li prendo tutti!

    Tornando a Chapelwaite... quel poco che ho visto devo dire comunque che dal punto di vista meramente visivo e delle atmosfere mi ha convinto. Mi piacerebbe poterla vedere ma non saprei dove farlo al momento.
    Su Prime Video immagino non ci sia e altri abbonamenti non voglio farne per ora.
    Si trova in dvd o bd?
     
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    Ma la Salem del racconto principale e quella contenuta nel libro A Volte Ritornano è la stessa? Perché la prima parla di vampiri (e poi sempre in A Volte... C'è una specie di sequel bellissimo, Il Bicchiere Della Staffa, tra i miei preferiti di quella raccolta) mentre Jerusalem's Lot parla di mostri alla Lovecraft diciamo.
     
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    La prima volta che lessi il tutto anch'io non ci capii niente in quel senso infatti.

    Da quel che ho capito Jerusalem's Lot e Salem's Lot sono sostanzialmente la stessa città.

    Qui
    https://stephenking.fandom.com/wiki/Jerusalem%27s_Lot,_Maine
    spiegano un po' tutta la storia...

    Jerusalem, stando a quel che è scritto lì (non so proprio da dove abbiano attinto questa informazione... sia A volte ritornano che Le notti di Salem è da parecchio che non le rileggo e non ricordo se era già scritta lì questa cosa), era il nome di un maiale femmina secondo una leggenda... maiale (o maiala :lol:) che un giorno fuggì nei boschi diventando feroce e selvaggia. Il suo padrone (Charles Belknap Tanner) ammonì i figli di non invadere mai il suo territorio (il suo LOTTO), perché avrebbero corso il rischio di essere divorati.
    Questo avveniva nel 1765 e la città che sorse su quel lotto prese appunto il nome di Jerusalem's lot.
    Gli avvenimenti di Jerusalem's lot sono ambientati nel 1850 e la città era ormai disabitata in quell'epoca...
    Dopo quei fatti negli anni il nome venne abbreviato in 'Salem'lot, che è la città de Le notti di Salem appunto.
    In teoria i non morti che compaiono in Jerusalem's lot sono degli specie di vampiri, anche se ricordo che sembravano più zombi che vampiri.
    Marcella Boone me la sogno ancora la notte e, sin dalla prima volta che ho letto Jerusalem's lot, io me la sono sempre immaginata così

    dracula1979a

    questo perché vidi l'immagine sopra (è la Mina Van Helsing del Dracula di Badham) in uno dei primissimi almanacchi di Dylan Dog, prima di leggere quel racconto. Quando lo lessi, nel momento in cui King descrive Marcella Boone uscire dalle tenebre della cantina per ghermire Charles, mi venne subito in mente quell'immagine terrificante lì. :blink:

    Ovviamente questa Salem del Maine non c'entra nulla con la più famosa Salem del Massachussets.

    P.S. Il bicchiere della staffa è bellissimo, concordo!
    Anche se è passato un secolo da quando ho letto quell'antologia... che resta però uno dei miei libri preferiti di King, anche perché è il suo primo libro in assoluto che ho letto.

    P.S. 2: La conferma che Jerusalem's Lot, Salem's Lot e Il bicchiere della staffa siano connessi la abbiamo anche e soprattutto nel fatto che la versione illustrata del 2005 de Le notti di Salem racchiude i due racconti e il romanzo in un unico volume, presentandoti appunto Jerusalem's Lot come un prequel e Il bicchiere come un sequel di Salem's Lot.

    https://stephenking.fandom.com/wiki/Salem%...strated_Edition

    Edited by Alice Cooper - 27/4/2024, 15:20
     
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    Essendo Jerusalem's Lot un prequel, King tende a spiegare le origine di tutto ciò che avverrà poi ne Le notti di Salem. In effetti in questo racconto breve (che qualche anno dopo il romanzo) non si parla ancora di vampiri, bensì di una setta e di creature non bene identificate.
    E' già un po' che ho finito il romanzo principale e qualcosa di sicuro mi sfugge, ma all'interno ricordo che veniva menzionato il periodo di fine ottocento e che o Barlow o Straker menzionavano un maestro supremo.

    Comunque che Salem's Lot, Jerusalem's Lot e Il bicchiere della staffa siano collegati non vi è stato mai dubbio. E nemmeno sul fatto che Salem's Lot e Jerusalem's Lot siano la stessa cittadina.

    Da quando avevo deciso di leggere Salem's Lot e i racconti brevi collegati, ho messo da parte la visione della miniserie Chapelwait, poiché avevo saputo che era tratto da King e da quell'universo. Nel frattempo la miniserie è passata da Raiplay a Disney+. Ora si trova solo su Tim Vision. Non ho capito perché sulla piattaforma Disney lo abbiano tolto.
    Secondo me da noi non uscirà mai in home video, ma non si sa mai .
     
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    Peccato, mi sarebbe piaciuto vederla. Se non passa anche da Prime Video o non torna in tv (ma preferirei poterla vedere in streaming perché non me lo posso più permettere di stare dietro agli orari di programmazione della tv) mi sa tanto che non la vedrò mai. :(

    Il "maestro supremo" di cui parlano Barlow e Straker potrebbe essere proprio Philip Boone.

    Ma in una stagione si risolve tutto o la tireranno più per le lunghe?
     
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    Per la seconda non è stata rinnovata, quindi si spera di sì.
     
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    Ve lo saprò dire fra un po' di sere, quando la finirò. Ma penso sia una miniserie di dieci puntate autoconclusiva, anche perché la storia di base quella è.
     
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    Spero di poterla vedere anch'io prima o poi... mi ispira parecchio!
     
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    Finita di vedere qualche sera fa: la produzione di un certo calibro si vede a più livelli e restituisce un prodotto finale sopra la media. Il reparto attoriale è più che convincente e Adrien Brody è perfetto nella parte del padre spaesato in un territorio ostile, ma determinato e coraggioso quando si palesa la minaccia vera.
    Atmosfere davvero suggestive, fotografia d'atmosfera e storia accattivante.
    Come ho già detto, le differenze col racconto breve funzionano molto bene ed erano inevitabili per un adattamento caratterizzato da 10 puntate.

    King nella prefazione di Le notti di Salem scrive di aver avuto come base il Dracula di Stoker; non faccio fatica a pensare che per Jerusalem's Lot sia stato influenzato dall'altra opera dello scrittore irlandese, ovvero La tana del serpente bianco. Non ne ha mai fatto menzione, ma chissà...

    Confermo che è autoconclusiva e soprattutto che è una grandissima serie.
     
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    Da quel che ho letto qui il vermone potrebbe essere Shudde M'ell... un'invenzione non di Lovecraft però ma dello scrittore Brian Lumley.
    La tana del serpente bianco potrebbe entrarci senza dubbio qualcosa ma io penso che la fonte di ispirazione primaria sia proprio lo stesso H.P. Lovecraft. In particolare con il suo racconto "I topi nel muro"...

    Lumley non so perché l'abbiano tirato fuori... probabilmente perché il mostro del racconto di King ha più attinenza con il maggiormente lovecraftiano Shudde M'ell che non con il Verme di Lambton della leggenda inglese (che immagino derivi dalla leggenda di San Giorgio e il Drago).
     
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