Scanners
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Scanners

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    Sequel del Cult di Cronenberg: il Film precedente non è, a parer mio, una delle Opere migliori e più interessanti del Maestro canadese, ma comunque resta appunto un Cult più che meritevole di questo Titolo e, anche se l'Intrattenimento (molto vicino al mainstream) è evidentemente l'obiettivo principale, non mancano diversi spunti di Riflessione sui soliti Temi cronenberghiani, Corpo & Mente in primis, seppur 'edulcorati' nascondendo il Sesso, ma anche sulla società con tanto di sottile (ma neppure tanto) denuncia della mania di controllo insita nel potere.
    Questo sequel parte subito in estremo svantaggio, avendo il per nulla facile compito di proseguire le vicende narrate da un Film di Culto diretto da un Autore di Culto, e la difficoltà aumenta esponenzialmente se si pensa all'Epilogo piuttosto criptico del Predecessore.
    E, infatti, questo "The New Order" è visibilmente molto inferiore all'Opera di Cronenberg: quando non cerca di rincorrere la narrazione e, soprattutto, le Scene iconiche del Capostipite, infatti, il film si presenta con un aspetto quasi anonimo, e pur non lasciandosi dimenticare immediatamente durante la visione è difficile, arrivati alla fine, citare delle scene che possano essere definite veramente memorabili, a parte qualche effetto carino.
    Vengono riprese però alcune tematiche sociali della Pellicola dell''81, e si approfondisce una critica contro gli abusi del potere e contro i rischi enormi di uno stato di polizia: certo, non si propone una Rivoluzione Anti-sistema, e il tutto si riduce alla solita parabola democratica del "ok aiutare la società, ma senza cadere in una reazione fascisteggiante", ma comunque è apprezzabile questa presenza critica.
    Inoltre, nella sostanziale impersonalità del prodotto (ancora più commerciale del Cult di Cronenberg, che già di suo avvicinava la Poetica dell'Autore ai gusti del pubblico), non si possono trovare elementi brutti sul piano tecnico: la fotografia fa il suo lavoro creando una discreta atmosfera, il montaggio ritma il tutto con discreto gusto, il cast fa il suo discreto lavoro, le musiche accompagnano discretamente eccetera. Certo, si può notare dalle mie ultime considerazioni che, secondo me, il reparto tecnico-artistico non va oltre la discreta sufficienza, ma per un prodotto d'intrattenimento leggero direi che ci può anche stare.

    Concludendo, "Scanners II: The New Order" è il tipico sequel inutile di un Cult (anche se, ripeto, leggermente minore rispetto ad altri Capolavori del Maestro David Cronenberg) che però non si fa odiare durante la visione: insomma, il tipico pop corn movie di 'rilassamento' (purché si apprezzi il Genere).

     
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    Secondo me Scanners non è poi così minore... io al contrario lo ritengo uno dei suoi lavori migliori.

    Scanners 2 e 3 (e ci infilerei anche i due Scanner Cop) sono dei buoni filmetti sicuramente inferiori al capostipite, ma non bruttissimi... grazie anche al buon cast.
     
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    CITAZIONE (Alice Cooper @ 24/4/2018, 22:43) 
    Secondo me Scanners non è poi così minore... io al contrario lo ritengo uno dei suoi lavori migliori.

    "Minore" tra virgolette perché comunque resta un Cult, ma obiettivamente (e se non sbaglio anche dichiaratamente) con "Scanners" Cronenberg ha un attimino nascosto i lati più controversi della sua Poetica per andare un po' più incontro al grande pubblico.
    Inoltre, lo ritengo "minore" perché all'interno della Filmografia Cronenberghiana, per me "Scanners" sta sotto la metà... Ma ovviamente non perché è un filmetto, ma perché metà della Filmografia di Cronenberg è costellata da Capolavori del Cinema.

     
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    Continuo a ritenerlo in ogni caso uno dei suoi film migliori. :lol:

    Non mi pare un film così adatto al grande pubblico e la sua poetica per me la si ritrova tutta anche qui.
    Per me resta uno dei suoi più grandi capolavori.
    Non che poi mi interessi stare qui a dibattere se lo sia davvero o meno. Ancora meno mi interessa sapere se con questo film Cronenberg si è svenduto.
    Se anche fosse per me Scanners resta un gran film.

    Quando valuto se un film mi piace non mi faccio condizionare dal parere che il regista stesso ha del film o dal suo essere più o meno commerciale. Lo valuto per quello che è fottendomene di tutto il resto. Del resto anche La mosca potrebbe essere considerato un film commerciale ma questo non gli toglie valore.

    Il mio film preferito di Cronenberg resta Videodrome ma Scanners, La mosca e Brood vengono subito dopo. E neanche tanto dopo.
    Diciamo che Cronenberg lo amo soprattutto per questi suoi quattro film, oltre che per Shivers, Rabid e Inseparabili.
    Ma il "mio" Cronenberg è proprio quello della Nuova Carne e lo trovo perfettamente rappresentato da questi quattro film. Il Cronenberg migliore sta lì se lo chiedi a me.
    Se dovessi scegliere tre film sceglierei proprio Scanners, Videodrome e La mosca.
     
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    CITAZIONE (Alice Cooper @ 26/4/2018, 01:15) 
    Continuo a ritenerlo in ogni caso uno dei suoi film migliori. :lol:

    Questa è poi una questione di gusti: io, come ho detto, non lo considero tra i suoi Migliori solo perché preferisco una buona decina e passa di altri suoi Film, ma comunque pure a "Scanners", se devo dare un voto in stellette, do *****, oppure ****½ se voglio andare cauto.

    CITAZIONE (Alice Cooper @ 26/4/2018, 01:15) 
    Non mi pare un film così adatto al grande pubblico e la sua poetica per me la si ritrova tutta anche qui.
    Per me resta uno dei suoi più grandi capolavori.
    Non che poi mi interessi stare qui a dibattere se lo sia davvero o meno. Ancora meno mi interessa sapere se con questo film Cronenberg si è svenduto.
    Se anche fosse per me Scanners resta un gran film.

    Io però non ho mai detto che con "Scanners" Cronenberg si sia svenduto, ma che ha 'nascosto' un attimo la sua Poetica per renderla più accessibile: rispetto a "Videodrome", per fare un esempio 'estremo', "Scanners" mi pare più 'mainstream'. Ma del resto anche "The Fly" o "A History of Violence" risultano più accessibili rispetto alle Opere più estreme del Regista. Che poi però Cronenberg la sua Poetica e le sue Riflessioni le mantenga sono il primo a dirlo (lo dicevo anche nella recensione che scrissi dopo la Revisione del Film durante la mia Maratona Cronenberghiana) e, anzi, sono anche il primo a ritenere "Scanners" un Signor Cult. Tra l'altro, come dicevo sempre nella recensione che scrissi (credo) un mesetto fa, nell'Epilogo "Scanners" fa esplodere la Poetica Cronenberghiana, con tanto di Cripticità interpretativa, rivelando come l'apparente impersonalità del Film sia, appunto, apparente.



    CITAZIONE (Alice Cooper @ 26/4/2018, 01:15) 
    Quando valuto se un film mi piace non mi faccio condizionare dal parere che il regista stesso ha del film o dal suo essere più o meno commerciale. Lo valuto per quello che è fottendomene di tutto il resto. Del resto anche La mosca potrebbe essere considerato un film commerciale ma questo non gli toglie valore.

    Alla fin fine anche io ragiono nel tuo stesso modo, e ribadisco (visto che riporti anche te l'esempio di "The Fly") che l'essere più accessibile non rende "Scanners" un film impersonale: Cronenberg lo adoro praticamente in tutto, più di metà della sua Filmografia per me va dal Cult al Capolavoro, e "Scanners" rientra nei Cult. Se dico che "Scanners" è un Film 'un attimino' ""minore"" (con virgolette d'obbligo) è solo perché, come ho detto più volte, adoro ancora di più una decina e passa di altri suoi Film. Insomma, per me "Scanners" è ""minore"" solo perché Cronenberg, da Maestro assoluto quale è, ha realizzato quasi soltanto Cult e Capolavori.



    CITAZIONE (Alice Cooper @ 26/4/2018, 01:15) 
    Il mio film preferito di Cronenberg resta Videodrome ma Scanners, La mosca e Brood vengono subito dopo. E neanche tanto dopo.
    Diciamo che Cronenberg lo amo soprattutto per questi suoi quattro film, oltre che per Shivers, Rabid e Inseparabili.
    Ma il "mio" Cronenberg è proprio quello della Nuova Carne e lo trovo perfettamente rappresentato da questi quattro film. Il Cronenberg migliore sta lì se lo chiedi a me.
    Se dovessi scegliere tre film sceglierei proprio Scanners, Videodrome e La mosca.

    Come dicevo sopra, alla fine è una questione personale: io preferisco "Crash" in assoluto e poi metto, 'a parimerito', "Cosmopolis", "Naked Lunch", "Videodrome" e forse "Dead Ringers" e "Maps to the Stars" (ma forse anche molto altro), perché io Cronenberg lo adoro a 360°, quindi non solo nella New Flesh ma anche nel Post-New Flesh, nel Periodo "di Passaggio" e persino nel periodo Pre-New Flesh. Questo perché comunque, pur prediligendo l'Horror, la Sci-Fi, il Fantasy e il Grottesco, alla fine adoro il Cinema come Arte in sé. Tu, invece, adorando il Genere in tutte le sue Sfumature (quindi non solo cinematografiche ma anche letterarie, fumettistiche ecc.) è normale che preferisca, per Cronenberg, il Periodo detto "Body Horror". Ma qua, appunto, è una questione puramente di Gusti.

     
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    Visto Scanner Cop. Gran bel filmetto, sicuramente meglio del 2 e del 3, qui almeno la fotografia mi ha convinto di più ed anche gli attori coinvolti (c'è anche Richard Lynch) sono sicuramente superiori agli altri due capitoli. Ben dosato lo splatter, magari non sarà eccessivo ma funziona. La trama coinvolge e si arriva al finale soddisfatti della visione. Ho in caldo anche il 2 che spero di vedere tra oggi e domani.
     
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    Il 2 lo ricordo come inferiore. Il primo è proprio un bel filmetto concordo! ;)

    X Death: Ad esempio io Crash lo metto molto sotto a film come Scanners e Videodrome. Il fatto è che anche Scanners io lo considero un grande capolavoro. Più mainstream forse è ma fino a un certo punto per me.
    E' più di genere che mainstream per me.
    Senza dubbio è una questione di gusti, su questo c'è poco da discutere. ;)
    Io preferisco il Cronenberg di genere anche perché con film come Brood, Scanners, Videodrome, La mosca, Rabid e Shivers ci sono cresciuto. Il pasto nudo e Inseparabili li considero film più autoriali... bellissimi ma meno nelle mie corde. Si fa per dire poi perché adoro anche quelli.
    Diciamo che il Cronenberg anni 70-80-primi 90 è indubbiamente il mio Cronenberg preferito.
    Il Cronenberg di Crash mi piace ma lo considero un altro Cronenberg. Sempre ottimo ma un altro Cronenberg. Come ho detto il mio Cronenberg preferito resterà sempre quello della Nuova Carne ma, come hai detto te, è una questione di gusti e attitudini.
     
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    Alice: ti ho risposto nel topic su Cronenberg.
     
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    Visto anche Scanner Cop 2. Bellino anche questo ma inferiore al primo, qui hanno voluto alzare il tiro mettendo come villain uno con i poteri come il protagonista poliziotto del titolo. La sfida si lascia seguire ma si vede che le cartucce migliori erano state sparate nel precedente film. Vale comunque la visione. Classifica: Scanners, Scanner Cop, Scanner Cop 2, Scanners 3, Scanners 2.
     
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  10. HarryHorror
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    Bellissimo film andato in onda in occasione della nostra Notte Horror, nonché quello che dovrebbe essere il primo film di Cronenberg.
    Come per un attimo aveva accennato deathcross in occasione delle sua recensione, a prima impressione mi ha ricordato il classico film di super eroi in cui l'antagonista di turno rintraccia tutti i suoi simili per schierarli dalla sua parte alla conquista del mondo: una banalità detta così, non fosse che lo stile con cui viene proposta la vicenda è molto lontana da abiti carnevaleschi, poteri spettacolari e azioni da cardiopalma
    I super-eroi non sono nient'altro che persone comuni, mortali, suscettibili "umani" insomma, che si trovano coinvolti in un gioco mortale dove i super-poteri con cui entrano in contatto sono vissuti come una disgrazia, poteri insidiosi, incontrollabili e particolarmente crudeli su chi ne fa un cattivo uso.
    Quello che mi ha colpito è come un semplice potere "telepatico" che in tanti film viene reso superficialmente come un sentire i pensieri degli altri, o in maniera (intendo nella sequenza recitativa) quasi naturale e non particolarmente difficoltosa, qui invece è resa con una mimica degli attori notevole, viene data importanza, un azione dura, uno sforzo fisico in cui si viene quasi a percepire su se stessi un "frugare nel cervello" sottolineato da una colonna sonora e suoni che enfatizzano questo effetto ancora di più.
    La trama, ben articolata e con qualche colpo di scena, si conclude in un finale inaspettato e sorprendente.
     
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    Anche se questo giovedì della nostra Notte Horror lo salto, ripropongo (correggendo alcuni errori di battitura) le riflessioni che stilai dopo l'ultima visione, in vista della mia Maratona Cronenberghiana.
    CITAZIONE (deathcross @ 1/3/2018, 02:20) 

    scanners-blu-ray-movie-title

    Film a cui Cronenberg, se non ricordo male, stava pensando già ai tempi di "Fast Company", e che rappresenta uno dei punti di maggiore contatto tra la sua Poetica e i gusti del grosso pubblico, tanto da diventare uno dei suoi maggiori successi, generando pure due sequel e due spin off (inoltre pare sia stata annunciato un reboot sotto forma di serie tv).
    Si avverte una maggiore aderenza ai canoni mainstream della Fantascienza: c'è una divisione apparente tra 'buoni' e 'cattivi',la trama fila piuttosto linearmente spiegando per bene i meccanismi 'scientifici' degli Scanners e, in generale, si riducono al minimo quegli elementi concettuali che rendono solitamente criptico e complesso il Cinema di Cronenberg. Si riducono drasticamente anche i Caratteri più provocatori, 'spiacevoli' e morbosi del suo Stile, tant'è che "Scanners" si presenta come l'Unica sua Opera praticamente priva di allusioni erotiche e/o sessuali: curiosamente pure i riferimenti alla Psicologia (in quanto tale) si avvertono di meno nel Film, pur parlando di poteri mentali.
    Insomma, tutto lascia presupporre un prodotto fantascientifico molto 'normale', innocuo, e non stupisce il maggiore successo rispetto ad altre Opere del Regista.
    In realtà, a differenza del precedente "Fast Company" (l'unico film quasi completamente impersonale di Cronenberg, a mio avviso) e analogamente al successivo "The Fly", l'apparente semplicità e accessibilità commerciale risulta, appunto, apparente: sotto la pelle dei cliché e dell'innocuità manichea, infatti, pulsa la Carne Sovversiva, Personale e Filosoficamente complessa di David Cronenberg.
    Partiamo dal manicheismo: ad una visione più superficiale il confronto tra Revok e Vale può sembrare un evidente conflitto tra male e bene, con il primo identificato nella volontà di abbattare il sistema 'normocentrico' e il secondo indicato nella 'pace sociale' tra 'umani e mutanti' (analogie con "X-Men" potrebbero non essere involontarie). L'Individuo Spettatore con un minimo di Attenzione critica però si rende immediatamente conto che di 'certo' nel Film c'è (forse) solo la sostanziale Innocenza (in quanto 'resettato') di Vale, mentre la ConSec e perfino il dr. Ruth 'puzzano' di sotterfugi e meccanismi politici fin dalla loro primissima apparizione: la rivelazione genealogica di Vale è solo la prova definitiva di come lo scienziato sia manipolatore e i suoi intenti siano di sfruttamento. Tra la via totalitaria di Revok e il percorso militare e istituzionale di Ruth c'è infatti un'alternativa di Scanners autonomi, indipendenti, disinteressati al Potere (emblematica la Figura dell'Artista, interpretato da uno dei Volti noti nel Cinema Cronenberghiano): per questo vengono eliminati da Revok e abbandonati da Ruth. Alla fine il Protagonista lotterà per sé stesso e la sua nuova compagna Kim, diventando quasi un Anti-Eroe Carpenteriano nella sua lotta contro le istituzioni (corrotte e manipolate da Revok).
    Veniamo ora all'assenza di Sesso. È vero che neanche in "The Brood" si vedono scene sessuali esplicite, ma gli accenni sono molteplici (tra Nora ingelosita per l'insegnante della figlia e l'ex-paziente di Raglan che rivela al marito un interesse del dottore per la donna). Inoltre in "The Brood" non mancava il denudamento dei Corpi, e per certi versi la negazione della sessualità nei corpi e nel concepimento delle Creature rendeva palese per distacco un Discorso sulla Sessualità. Persino in "Fast Company" il Sesso è presente, anche se nascosto e declinato secondo i canoni dell'accettabilità mainstream. In "Scanners", invece, non si fa praticamente nessun accenno al Sesso e alle pulsioni erotiche, e non si assiste a denudamenti dei Corpi: anche il rapporto tra Cameron e Kim resta su binari totalmente platonici senza che si avvertano nemmeno riferimenti a sottili pulsioni erotiche. Dunque non è falso che "Scanners" sia l'unico Film 'asessuato' del Regista Canadese.
    Ma anche qui, come nell'Opera precedente, si parla di Gravidanza, e anche qui i Rapporti tra Genitori (Padre) e Figli è centrale. Ancora più importante è poi il Rapporto tra Fratelli (già accennato in "The Brood" nel legame particolare tra la figlia 'concepita' e le Creature 'nate dalla Rabbia'): il Rapporto tra Revok e Vale è un rapporto allo stesso tempo conflittuale e protettivo (tra l'altro è il 'cattivo' a svelare un lato protettivo), ma soprattutto è un Rapporto che sfocia in una lotta per la Supremazia, per la totale Dominazione sull'altro, la cui conclusione resta criptica (confutando quindi l'apparente semplicità concettuale dell'Opera), con l'incognita sulla Fusione o lo Scambio dei corpi (e non solo). Non si parla esplicitamente di Incesto, ma conoscendo Cronenberg non si può negare completamente un'interpretazione in questo senso della Lotta mentalmente fisica finale, e al contempo è possibile osservare una sorta di 'preparazione' per il futuro "Dead Ringers" (emblematicamente il 'primo passo fuori dall'Horror, anche se Cronenberg 'Regista Horror' forse non lo è mai stato, sicuramente non in senso stretto).
    Il Finale è la Summa della 'Cronenberghianità' in un Film (solo) apparentemente 'spersonalizzato', per l'intensità del Rapporto tra Fratelli, per la Carnalità dello Scontro Mentale (privo di parole, perché non servono, nemmeno secondo il Gusto antitetico e conflittuale alle Immagini tipico dell'Autore), per la Cripticità dell'Epilogo (chi c'è nel "we" dei vincitori? Cameron e Kim? Cameron e Darryl? qualcosa di molto più complesso e filosofico?) e la completa dissoluzione del Manicheismo (nonostante si metta in scena un Duello, tradizionalmente Momento Clue della lotta tra bene e male). Ma il Finale è in linea con la Poetica dell'Autore anche per la presenza di Immagini disturbanti (più dell'Esplosione Cult del Cranio) e l'Intreccio stretto tra Corpo, Mente, Mutazione e Morte (e forse anche Sesso, così completiamo il Quintetto): anzi, nel modo in cui è coperto il 'Vincitore' (Corpo di Revok, Mente di Vale?) si avverte anche un senso di Nudità difficilmente spiegabile.
    Concludendo, "Scanners" è sicuramente una delle Opere più accessibili all'interno della Filmografia Cronenberghiana, ma come ho detto all'inizio sotto la superficie mainstream la Carne Artistica dell'Autore pulsa con Forza.

     
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    Comunque a questa visione super eroistica non ci avevo mai pensato,mi piace un sacco come cosa.
    Lo sto riguardando adesso. :horror:

    Edit:

    Dopo averlo rivisto in questa ottica super eroistica devo dire che mi è piaciuto più del solito.
    Michael Ironside si ama e basta anche se si vede poco si prende tutto il film,sarà anche uno dei film più "commerciali" di Cronenberg però nonostante sia più accessibile alla massa la sua mano e la sua "testa" si vede che c'è.
    Dopo quasi 40 anni resta un film abbastanza moderno nel messaggio poi se si pensa che dopo questo arriverà "Videodrome" goduria piena.
    Ho fatto una buona scelta.

    Edited by Evildead79 - 20/7/2018, 18:15
     
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    Dopo nemmeno un anno di distanza dal capitolo precedente, giunge il secondo sequel di "Scanners", Cult fantascientifico dove la Poetica di David Cronenberg incontrava una maggiore vendibilità. Ora, ho già detto che il primo Capitolo non è tra le Opere che preferisco in assoluto del Maestro canadese ma lo considero comunque (come praticamente 3/4 della sua Filmografia) un Cult da vedere e rivedere, e che consiglio molto volentieri e altrettanto volentieri difendo da eventuali critiche. Quindi, non ci si può sicuramente stupire di una palese inferiorità qualitativa dei sequel, visto il Peso artistico dell'Opera originale: a maggior ragione se alla regia non si trova un Autore personale e brillante come Cronenberg ma un mestierante piazzato dalla produzione per eseguire il compitino.
    Ma con "Scanners II: The New Order", Duguay era riuscito a realizzare un prodotto sostanzialmente dignitoso, seppure piuttosto dimenticabile: confermato alla regia di questo "The Takeover", invece, si respira fin dall'inizio una svogliatezza e una piattezza spiazzante! La fotografia è anonima, il montaggio è banale, le musiche non si fanno notare (nei momenti migliori, altrimenti si nota anche qui una triste banalità), l'atmosfera non esiste, la scrittura sembra un copincolla di qualche generatore automatico (ma non so se esistevano già negli anni '90) e così via. Il cast non è tanto migliore: il protagonista è in linea con la svogliatezza dilagante, grazie ad un campionario di inespressività sbalorditiva (sembra che non sia capace di provare emozioni, e pure le smorfie quando usa i poteri da Scanner sono prive di tensione), mentre il resto degli attori e delle attrici o si limita a portare a casa il compito richiesto oppure sembra impegnato in una sorta di bizzarra gara a chi supera le righe col risultato più bizzarro.
    E prendendo spunto da questa osservazione recitativa, prenderei in considerazione un altro aspetto del film, ovvero la presenza di scene che, quasi in risposta alla piattezza imperante nel resto della pellicola, vedono la proposizione di scelte a dir poco grottesche. Questo, però, riesce a controbilanciare la noia che minaccia di comparire in vari punti del film, riuscendo alla fine a strappare qualche sorriso dal volto dell'Individuo spettatore, facendo guadagnare al prodotto una dose di simpatia. La co-protagonista/antagonista, in particolare, pur dando anche lei spesso l'impressione di esagerare fin troppo con la mimica (ma forse proprio per questo motivo), riesce a stabilire una strana ma per certi versi piacevole empatia con il proprio pubblico, sfoggiando anche una sensualità da "femme fatale minore" piuttosto intrigante.
    Nel complesso, dunque, "Scanners III: The Takeover" è sicuramente un prodottino molto mediocre e visibilmente svogliato, ma riesce a regalare qualche momento di divertente bizzarria (e non si può dire con certezza se ciò sia involontario oppure intenzionale, ma forse è l'effetto collaterale di questo inutilissimo sequel).

     
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    Con Scanners Cronenberg si avvicina al grande pubblico raccontando una storia di sfruttamento, di manipolazione genetica ma anche di mutazione, tema caro al regista (però in questo caso mentale), con un linguaggio più "semplice" (nel senso di immediato) e un ritmo più sostenuto rispetto per esempio al precedente Brood. Inoltre con questo film il regista affronta il genere fantascientifico in modo più netto, con pochi elementi horror (cosa che non farà con La Mosca, esasperando il lato horror/repellente), e impiega effetti prostetici davvero sorprendenti e realistici che danno al film decisamente una marcia in più, poiché ottimamente realizzati e funzionali (usati in modo calibrato).

    Il racconto si avvale di inevitabili rimandi biblici e religiosi (creazione, peccato, martirio, immolazione, ricerca di redenzione), con scontro fratricida annesso: Revok e Cameron fratelli separati dalla nascita, manipolati dal Dottor Ruth/Padre (del quale cognome ha un’assonanza con la parola root, radice), messi al mondo con un potere così grande da non poter essere gestito se non con una guida. Ma entrando in gioco il libero arbitrio (rimanendo in tema biblico) le cose si complicano: Revok infatti decide di usare il suo potere con lo scopo di accelerare il meccanismo darwiniano dell’evoluzione, eliminando senza pietà sia la specie più debole (rappresentata dalle persone senza poteri e.s.p.) sia gli scanner che non si uniscono al suo progetto, alla sua visione.
    Dall’altra parte c’è Cameron che prima di prendere parte a questa battaglia alla quale sembra destinato, deve affrontare una sorta di rinascita acquisendo consapevolezza di sé (atto non del tutto indolore in quanto appunto una “nascita/rinascita”).
    Ovviamente essendo uno dei primi scanner creati è molto potente ed è l’unico che può tenere testa a suo fratello.
    Bellissimo e emozionante lo scontro finale che ha un epilogo ambiguo e pieno di fascino, che lascia lo spettatore col dubbio su chi ha sovrastato e sconfitto chi. Un messaggio finale che sottolinea e determina una dicotomia che non può essere scissa, che non può avere due facce distinte, che non può esistere se non nel suo stato ambiguo, appunto, poiché nell’ambiguità è esaltato tutto il nostro essere.

    Però non tutto è perfetto perché alcuni dettagli lasciati al caso risaltano agli occhi, come per esempio la mancanza di cura nella gestione della scena dell’esplosione della testa (sequenza cult e caratteristica del film), dopo la quale non si vede nessun resto di essa (errore di montaggio?). Oppure uno sfilacciamento narrativo abbastanza netto, nel mezzo del racconto quando si vede Vale che approccia il gruppo di Scanners/Hippie senza che si sappia come abbia fatto a conoscere la loro esistenza e la loro ubicazione (se gli e stata rivelata tramite contatto telepatico, a noi non è dato saperlo, ma rimane l’unica spiegazione).
    Ma sia l’impatto visivo sia una trama accattivante fanno si che la fruizione rimane godibile perché si tratta di un film decisamente con qualcosa da dire e con effetti d’impatto, che rimangono impressi ancora oggi.
     
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    Ma in che senso non si vedono i resti della testa? Dopo che la testa è esplosa non te li fa vedere i resti? Nella versione che ho io in dvd e vhs si vede la testa che fa BANG e poi si vedono i resti. L'unica differenza tra dvd e vhs sono le scene cut reintegrate nel dvd. Scene abbastanza inutili peraltro a mio parere.

    Non è che il bd è cut? Anche se ni pare molto strano.
     
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65 replies since 24/2/2014, 08:10   797 views
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