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"XIV secolo, Giappone, Periodo Nanboku-chō: una donna e la moglie di suo figlio Kichi (andato in guerra) vivono in stato di estrema povertà in una capanna in riva ad un fiume. Per sopravvivere, le due donne si sono specializzate nell'uccidere e derubare soldati rimasti soli e stremati dai combattimenti. Un giorno Hachi, un loro vicino, fa ritorno a casa dalla guerra e rivela alle due donne che Kichi è morto in battaglia."
Da Wikipedia.
Bellissimo film del 1964 diretto da Kaneto Shindo (e ispirato al racconto buddista “La maschera di carne che spaventò una moglie”) mostra quanto fame e guerre possano spingere l'uomo a sbranarsi l'un l'altro pur di sopravvivere. Qui due donne inizialmente vittime degli eventi si trasformano in assassine per sopravvivere...
Non si tratta però di un racconto realistico e documentaristico perchè nella seconda parte il soprannaturale (anche se in minima parte a dire il vero) prende il sopravvento trasportando la vicenda in territori molto meno realistici.
La prima parte è lenta ma non noiosa perchè è un lento crescendo fino al delirio finale.
Stupenda la fotografia e bravissime le due protagoniste.
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Avevo dimenticato di scrivere che la maschera del demone sembra addirittura aver ispirato William Friedkin per il volto di Captain Howdy.
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Visto secoli fa insieme a "Kuroneko" e "Kwaidan". Tra i 3 preferisco sicuramente questo,Kuroneko non è poi così tanto diverso anche se lì c'è più la storia/maledizione Jappo del gatto nero.
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Visto in questi giorni: splendido. Terrificante lo status delle due donne, abbandonate a loro stesse mentre impazza la battaglia dei feudi. La loro è una sopravvivenza che è inevitabilmente caratterizzata dalla prevaricazione e dall'annientamento dell'altro per il proprio bene.
Regia e fotografia ed interpretazioni davvero eccelse.
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Il mio preferito tra i tre forse è proprio Kwaidan ma li trovo tutti e tre bellissimi!
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4 replies since 7/5/2017, 23:23 62 views
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