Il Luca Guadagnino Horror

(Palermo - 1971)

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    A me è piaciuto e tanto. ;)
     
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    CITAZIONE (Spina98 @ 27/1/2020, 16:23)
    Questo Guadagnino è proprio un tasto dolente :lol:

    Io posso giudicare solo questo perchè è l'unico suo film che ho visto a dire il vero. :)
    È così pretenzioso anche nelle sue opere non horror?

    CITAZIONE (Fulci Forever @ 27/1/2020, 16:25)
    A me è piaciuto e tanto. ;)

    Ah... ma anche a me è piaciuto e penso anche che Guadagnino abbia talento. Visivamente il film è bellissimo. Anche se resto del parere che, pur bella e suggestiva, sia un'opera molto pretenziosa. Non è un film naturalmente autoriale. È un film che ricerca disperatamente l'autorialità... trovandola anche a dire il vero ma mostrando troppo questa ossessione per l'autorialità.
    Parere mio ovviamente.
    Non mi ha convinto più che altro tutto il polverone che gli si è alzato attorno. Mi ha infastidito tutto questo cianciare di horror da parte di gente che non sa neanche cos'è l'horror probabilmente.
    Tutto qui.
     
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    Non so bene quale sia lo stile del regisra, intendevo il Guadagnino "horror", il film ha fatto molto discutere, le opinioni sono tra chi lo ama e chi lo odia :lol:
     
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    Io personalmente non l'ho odiato... ma quando l'horror finisce sotto i riflettori superficiali del mainstream la cosa mi piace sempre poco. E' un po' come se lo sporcassero.

    E' vero che l'horror vende bene ma ai profani preferisco vengano lasciati gli horror usa e getta che guardano di solito. Le perle ai porci non le dovrebbero mai dare! :P
     
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    Inserito nella scheda principale Bones and all.
     
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    Osti ho guardato un altro film di Guadagnino senza saperlo :lol:
     
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    Mi ero perso questa discussione. Avendo visto entrambi i suoi film horror, posto quanto scritto in merito.

    Suspiria (2018)
    Berlino 1977: nello studio di un anziano psicoanalista una giovane ballerina sproloquia a proposito della sua scuola di danza gestita da streghe. Nella suddetta scuola, qualche giorno dopo, vediamo presentarsi Susie Bannion, ragazzetta dell'Ohio di umili origini ma molto ambiziosa.
    Guadagnino rielabora il Suspiria argentiano ribaltandone senso ed estetica, scansionando in "atti" il flusso magmatico dell'originale e desaturando una fotografia che, nel film del 1977, è al contrario urticante e infuocata.
    L'intento del regista è di colmare di elementi narrativi ciò che nel film argentiano era puro canovaccio onirico, di trasformare in opera "colta" ciò che per Argento doveva esclusivamente mirare alla pancia (e agli occhi, e all'inconscio) dello spettatore.
    E in tale intento Guadagnino fallisce. Il suo è un film "artsy", ma non riesce ad essere un film profondo.
    Dove invece il Suspiria del 2018 riesce, e alla grande, è nel canalizzare il perturbante nelle straordinarie sequenze di ballo, capolavori di montaggio che trasfigurano e rimodellano (nel senso letterale del termine, come dimostra la scena horror più originale e indimenticabile del film e probabilmente del cinema degli ultimi anni) i corpi della ballerine e rendono in maniera magistrale l'atmosfera di certe cerimonie rituali. In confronto a come Guadagnino (con i suoi ottimi collaboratori) raffigura il corpo e il movimento, il rimanente passa automaticamente in secondo piano: i cenni alla RAF, alla banda banda Baader Meinhof, all'olocausto, a Lacan, a Jung, al matriarcato, le parentesi body-horror esoteriche, senza dire poi dei giochi di potere all'interno della comunità streghesca, sono solo rumori di fondo puramente accessori, tappezzeria affabulatoria.
    L'insieme è ipertrofico e afflitto dalla logorrea espressiva del suo autore, eppure in vari frangenti è così potente e perturbante da lasciare senza fiato, e oltretutto è innegabilmente coraggioso nel non tirarsi indietro di fronte al kitch, allo splatter, al ridicolo.
    Dakota Johnson si conferma uno dei più impressionanti "corpi da cinema" in attività di questi tempi, Tilda Swinton è semplicemente maestosa.
    Non male ma sicuramente non indimenticabile la tanto strombazzata ost di Thom Yorke.

    Bones and All (2022)
    Fine anni 80: abbandonata dal padre per via delle sue abitudini alimentari alquanto "particolari", la giovane Maren attraversa gli States per cercare, nel Minnesota, sua madre, a quanto pare afflitta dagli stessi suoi "problemi". Lungo il tragitto incontrerà vari altri "eaters" (il vecchio e malinconico Sully, un bizzarro duo di reietti) e forse, nel caso di Lee, l'amore.
    Guadagnino rielabora il romanzo di Camille DeAngelis per adattarlo alle sue atmosfere sospese e alla sua persistente ricerca di un cinema multisensoriale e avvolgente. Il risultato però, per quanto affascinante, è al di sotto delle attese.
    Road movie sentimentale, ipnagogico e a tratti perturbante, Bones and All soffre di un'andatura sonnolenta, di un'estetica spesso troppo virata verso il lezioso (colonna sonora di Reznor-Ross assolutamente inclusa), di una certa mancanza di focus che rende la narrazione episodica e annacqua sia il romanticismo che la tensione.
    Dai critici cinematografici (complessivamente assai benevoli) sono stati tirati in ballo Raw e The Addiction come riferimenti principali, ma a dirla tutta il momento più poetico del film (e del libro) è preso di peso da un bellissimo racconto di Robert McCammon: Eat Me
    Guadagnino, col suo respiro ampio e con il suo approccio autoriale, è uno dei pochi che crede ancora nel cinema e per questo va elogiato a prescindere, ma Bones and All è un mezzo passo falso, nonostante gli attori (pur impegnati in dialoghi non proprio appassionanti) offrano una prova rimarchevole.
     
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    Ecco si la scena iniziale mi ha ricordato "Raw" ma non sono un critico io.
     
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    Ma il film ti è piaciuto?
     
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    Devo ancora capirlo,non mi ha entusiasmato ma nemmeno fatto schifo.
    Eppure sul lato "romantico" e polveroso per me c'è pure qualcosa de "Il buio si avvicina" però probabilmente sbaglio. :D
     
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    Non capisco il target di riferimento di Bones and All sinceramente.
    A chi può piacere davvero?
    Alle ragazzine che si arrapano per Chalamet ? Magari lo vedranno perché figura nel cast, ma poi saranno disgustate da certe scene.
    Ai cinefili? Per carità vogliono moooolto di più.
    Ai fan dell'Horror? Ma figuriamoci una robetta così.
    L'unica cosa che ho pensato dopo averlo visto è stata (censuro le parolacce) :

    "** Luca non puoi proseguire il progetto Suspiria perché non ha incassato un *, però puoi darci in pasto questa * ma *"

    :lol:

    Sinceramente l'ho trovato un film estremamente inutile, non appassiona e non lascia nulla (e Guadagnino lo amo da Io sono l'amore, non da un paio di giorni).
     
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